Un secolo di storia
dell'anarchia non può essere confuso con i Black Bloc I militanti del circolo libertario Pisacane di Bassano del Grappa,
dell'Archivio storico della federazione anarchica italiana di Imola, del circolo
anarchico Ponte della Ghisolfa di Milano, della rivista "A" di Milano,
della cooperativa Alekos di Milano, hanno scritto un comunicato stampa:
"Nel ricordare che migliaia di anarchici hanno preso parte alla protesta
pacifica contro il G8, precisiamo che: 1, nulla ci accomuna agli
"anarchici" del Black bloc e tipologie analoghe. Chiunque può
definirsi o essere definito anarchico: noi guardiamo ai comportamenti, non alle
etichette; 2, ciascuno deve assumersi la propria responsabilità. Esattamente il
contrario della pratica ingiustificabile di compiere violenze per poi
"rifugiarsi" tra gli altri dimostranti, esponendoli ai brutali
attacchi delle forze dell'ordine; 3, il nostro modo di essere presenti nel
conflitto sociale si ispira ai valori espressi in oltre un secolo di storia dal
movimento anarchico organizzato, nato in seno alla Prima internazionale e poi
sviluppatosi nelle lotte sindacali, nell'antifascismo, nella difesa appassionata
delle libertà individuali e sociali. Riteniamo che la violenza indiscriminata e
il terrorismo (anche psiclogico) siano strumenti funzionali al potere, non certo
a chi vuole realizzare senza coercizione una profonda trasformazione sociale di
segno libertario: strumenti di cui il potere si serve, come a Genova, per
eliminare gli spazi di libertà e agibilità politica. Chi spedisce pacchi
bomba, chi mette a ferro e fuoco una città, favorito dalla tolleranza e dalla
lampante complicità delle forze dell'ordine -così solerti con i dimostranti
pacifici- non ha niente in comune con noi, indipendentemente da eventuali comuni
autodefinizioni".
di red