Multinazionali ufficialmente Boicottate
McDonald's
- Ristorazione
I dipendenti sono sottopagati. Gli animali che forniscono la carne degli
hamburger sono costretti a continue gravidanze e vengono imbottiti di
antibiotici e farmaci. L'intera "politica pubblicitaria" della
multinazionale mira a coinvolgere e convincere i bambini (con regali,
promozioni e gadgets). E, ovviamente, quando il bambino rompe i coglioni
perché vuole andare da McDonald's, ci va tutta la famiglia. Tre
piccioni con un cheesburger.
La campagna contro questa multinazionale dura ormai da più di una
decina d'anni. La McDonald's è finita più volte sotto processo. Ha
pagato diversi milioni di dollari di risarcimento danni ai consumatori.
Negli ultimi sei mesi il fatturato è sceso del 13%.
Nestlé
- Alimentari
La campagna di boicottaggio della Nestlé è nata soprattutto dalla
politica della società nella vendita del latte in polvere (qui
l'azienda controlla più del % del mercato mondiale). La multinazionale
avrebbe provocato la morte di 1,5 milioni di bambini per malnutrizione.
La Nestlè incoraggia e pubblicizza l'alimentazione dal biberon fornendo
informazioni distorte sull'opportunità dell'allattamento artificiale e
dando campioni gratuiti di latte agli ospedali (in particolare negli
ospedali del Terzo mondo), o "dimenticando" di riscuotere i
pagamenti.
Oltre a questo la Nestlè è considerata una delle multinazionali più
potenti e più pericolose del mondo. E' criticata per frodi e illeciti
finanziari, abusi di potere, inciuci politici, appoggio e sostegno di
regimi dittatoriali. Ultimamente è stata presa di mira per l'utilizzo
di organismi geneticamente modificati nella pasta (Buitoni), nei
latticini, dolci e merendine.
Intere aree di foresta vengono distrutte per far posto alle sue
piantagioni di cacao e di caffè, dove si utilizzano pesticidi molto
pericolosi (alcuni proibiti nei paesi industrializzati).
Ecco una lista completa dei marchi di proprietà Nestlè:
Acque minerali e Bevande: Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia,
Lora Recoaro, Panna, Pejo, Perrier, Pra Castello, San Bernardo, San
Pellegrino, Sandalia, Tione, Ulmeta, Vera, Acqua Brillante Recoaro,
Batik, Beltè, Chinò, Gingerino Recoaro, Mirage, Nestea, One-o-one, San
Pellegrino, Sanbitter.
Dolci, gelati, merendine: Le ore liete, Cheerios, Chocapic, Fibre 1,
Fitness, Kix, Nesquik, Trio, Kit Kat, Lion, Motta, Alemagna, Baci,
Cioccoblocco, Galak, Perugina, Smarties, Antica Gelateria del Corso
Cacao, caffè e derivati: Cacao Perugina, Nescafè, Malto Kneipp, Orzoro.
Carne e pesce: Vismara, Mare fresco, Surgela,
Frutta e Verdure (anche sottolio e sottaceto): Condipasta, Condiriso,
Berni, la Valle degli Orti
Latticini e yogurt: Formaggi Mio, Fruit joy, Fruttolo, Lc1.
Olio e derivati: Sasso, Sassonaise, Maggi,
Latte in polvere: Guigoz, Mio, Nidina, Nestum.
Philip
Morris - Sigarette e alimentari
E' la maggior industria del tabacco del mondo. Si stima che solo le
Marlboro uccidano più di 75mila americani all'anno. In america è
famosa per essere una delle maggiori finanziatrici di politici che
intraprendono battaglie per l'abolizione dei limiti e divieti di fumo.
Fino al 1998 finanziava gli scienziati perché effettuassero studi da
cui risultava che il fumo passivo non era nocivo. Solo nel 1999 ha
ammesso che il fumo fa male. Nel 1997 ha accettato, insieme ad altre
multinazionale del tabacco di pagare 206 milioni di dollari (in 25 anni)
per risarcire lo stato delle spese sostenute per curare i malati
"di fumo".
La Kraft è stata segnalata perché usa organismi geneticamente
modificati nei suoi prodotti.
La Philip Morris controlla il marchio Kraft, Fattorie Osella, Mozary,
Invernizzi, Invernizzina, Jocca, Linderberg, Lunchables, Maman Louise,
Jacobs caffè e Hag, Simmenthal, Spuntì, Lila Pause, Milka Tender,
Terry's, Caramba, Faemino, Splendid, Cote d'Or, Baika, Dover, Gim,
Philadelphia, Sottilette, Susanna, Leggereste, Mato-Mato.
Unilever
- Alimentare e chimica
Molte associazioni animaliste come Animal Aid hanno lanciato una
campagna contro la Unilever per lo sfruttamento degli animali durante
gli esperimenti.
E' boicottata anche per i salari e le condizioni di lavoro nelle sue
piantagioni in India (dove possiede il 98% del mercato del tè).
La Unilever controlla i marchi: Lipton Ice Tea, Coccolino, Bio presto,
Omo, Surf, Svelto,Cif, Lysoform, Vim, Algida, Carte d'Or, Eldorado,
Magnum, Solero, Sorbetteria di Ranieri, Findus, Genepesca, Igloo, Mikana,
Vive la vie, Calvè, Mayò, Top-down, Foglia d'oro, Gradina, Maya, Rama,
Bertolli, Dante, Rocca dell'uliveto, San Giorgio, Friol, Axe, Clear,
Denim, Dimension, Durban's, Mentadent, Pepsodent, Rexona,
Chiquita
- Alimentari
E' coinvolta in tutto. Intrighi internazionali, scioperi repressi nel
sangue, corruzione, scandali e colpi di stato. Utilizza massicce quantità
di pesticidi, erbicidi e insetticidi. Approfitta della sua posizione di
potere per imporre prezzi molto bassi delle aziende agricole da cui si
rifornisce.
Nel 1994 il sindacato SITRAP ha denunciato l'esistenza di squadre armate
all'interno delle piantagioni in Centro America e in Ecuador. I
lavoratori sono sottopagati, senza alcuna assistenza medica. Le attività
sindacali sono represse talvolta con la forza.
Procter
& Gamble - Detersivi - Cosmesi e Alimentari
Questa multinazionale statunitense (fatturato annuale 76mila miliardi di
lire) ufficialmente è boicottata dalle associazioni animaliste (Buav,
Peta e Uncaged) perché testa i suoi prodotti sugli animali. Ultimamente
però la Procter & G è tornata alla ribalta con le patatine
Pringles. Contengono organismi geneticamente modificati.
Per quanto riguarda l'ambiente, nonostante le politiche di riduzione
degli imballaggi e dei componenti inquinanti, l'azienda rimane una delle
maggiori fonti di rifiuti del mondo: i pannolini. In America sono il 2%
della spazzatura totale del paese.
E' nota anche per appoggiare associazioni "ambientaliste" che
difendono le politiche delle aziende e delle grandi industrie.
Nel 1997 aveva messo a punto un prodotto di sintesi, battezzato Olestra,
da utilizzarsi come sostituto dell'olio. Dopo lunghe pressioni sulla
Food and Drug Administrator il prodotto era stato autorizzato
all'impiego. E' stato accertato che provoca diarrea e impedisce
l'assorbimento di vitamine liposubili.
La P&G controla i marchi: Intervallo, Lines, Tampax, Bounty (carta
assorbente), Tempo, Senz'acqua Lines, Dignity, Linidor, Pampers, Lenor,
Ariel, Bolt, Dash, Tide, Nelsen, Ace, Ace Gentile, Baleno, Febreze,
Mastro Lindo, Mister Verde, Spic&Span, Tuono, Viakal, Pringles,
Infasil, Heald&Shoulders, Keramine H, Oil of Olaz, AZ, Topexan,
Infasil, Dove, Panni Swiffer,
Novartis
- Chimica e Alimentari
Leader, insieme alla Monsanto nel settore delle biotecnologie.
Specializzata nella produzione di mais geneticamente modificato.
Distribuisce con i marchi: Isostad, Vigoplus (bevande dietetiche), Novo
Sal, Ovomaltine, Cereal, Piz Buin (crema protettiva)
Esso (Exxon
Mobil)
I Verdi del Parlamento Europeo hanno lanciato una campagna di
boicottaggio perché la Exxon, l'industria più ricca del mondo, ha
sostenuto fortemente l'abbandono del protocollo di Kyoto per la difesa
ambientale da parte degli Stati Uniti.
Multinazionali non ufficialmente boicottare, ma da
cui è meglio stare alla larga
Monsanto
- Agrochimica gruppo Pharmacia
Metà del suo fatturato annuale (34mila miliardi di lire) proviene dalla
produzione di erbicidi, di ormoni di sintesi e di sementi geneticamente
modificate. Il resto proviene dalle attività farmaceutiche.
E' il terzo produttore del mondo di pesticidi e controlla il 10% del
mercato mondiale. E' una delle maggiori aziende del mondo nella
produzione di sementi geneticamente modificati (capaci di resistere agli
stessi erbicidi prodotti dalla stessa Monsanto).
Nel 1997, negli Stati Uniti, ha pagato una multa di 50mila dollari per
pubblicità ingannevole. Aveva definito l'erbicida Roundup un prodotto
"biodegradabile ed ecologico".
Ancora nel 1997, in occasione della conferenza sul clima di Kyoto, la
multinazionale ha fatto pressioni affinché la conferenza non inserisse
gli HFC (idro fluoro carburi, sostanze pericolose perché contribuiscono
in misura notevole all'effetto serra) fra i gas da ridurre.
Nel 1999 è stata denunciata per abuso di posizione dominante nel
settore delle biotecnologie.
Sempre nel 1999 è stata denunciata perché testava i suoi prodotti
sugli animali.
Controlla i marchi: Mivida Misura
Burger King
In Gran Bretagna è stata al
centro dell'attenzione perché stipulava contratti denominati "a
zero-ore". I dipendenti non venivano pagati quando ad esempio il
negozio era vuoto e quindi non stavano facendo niente.
Kodak
Nel 1990 è stata condannata a pagare una multa di 2 milioni di dollari
per essere una delle 10 maggiori produttrici di sostanze inquinanti e
cancerogene (è il maggior "emettitore" di metilene cloride
degli USA).
Mitsubishi
E' coinvolta nell'importazione illegale di legname in Giappone. Sarebbe
legata anche al commercio di armi e all'industria nucleare.
Coca
Cola
Recentemente alcune associazioni di difesa dei lavoratori colombiani
hanno deciso di intentare una causa contro la Coca cola per l'omicidio
di alcuni sindacalisti. Secondo i portavoce delle associazioni la
multinazionale usa vere e proprie squadre della morte per
"minacciare" i dirigenti sindacali che intraprendono battaglie
per i diritti dei lavoratori. Nei primi sei mesi del 2001 sarebbero
stati uccisi 50 dirigenti sindacali, 128 lo scorso anno, piu' di 1500
negli ultimi dieci anni.
Pepsi
cola
Al centro della campagna contro la Pepsi il fatto che la multinazionale
appoggia e sostiene paesi con regimi dittatoriali (Birmania, Messico,
Filippine). La Pepsico utilizza inoltre animali nei suoi studi ed
esperimenti.
Shell
E' accusata di aver ucciso 80 persone e distrutto più di 500 abitazioni
durante una manifestazione di protesta in Nigeria nel 1990.
Nel gennaio 1993 ha represso con la forza una seconda manifestazione
organizzata dagli Ogoni. La repressione fu violentissima: 27 villaggi
completamente distrutti, 2mila morti.
La multinazionale nega ogni coinvolgimento in queste repressioni
violente.
Sun Diamond
E' un consorzio di cooperative statunitensi. In Italia distribuisce con
il marchio Noberasco. Secondo la sezione sindacale americana Teamstars
Local Union usa pesticidi pericolosi. E' stata accusata di licenziare
gli scioperanti e dare salari molto bassi.
Nel 1985, in un momento di difficoltà finanziaria, la multinazionale
ottenne dai lavoratori un'autoriduzione dei salari del 30-40% e un
maggior sforzo lavorativo. Nel giro di poco tempo l'azienda recupero' e
i profitti aumentarono del 40%.
Nel 1991 i lavoratori chiesero di far tornare i salari ai livelli
originari, ma invece di accogliere la richiesta, la Sun Diamond
licenzio' i 500 dipendenti in sciopero rimpiazzandoli con nuovi
braccianti.
Controlla i marchi: Diamond, Sunsweet
Walt
Disney
Ad Haiti possiede una delle
maggiori industrie del mondo di abbigliamento. Migliaia di lavoratori
poco più che quindicenni, pagati 450 lire all'ora. Lavorano dalle 10
alle 12 ore al giorno. Il rumore all'interno degli stabilimenti è
assordante, non si può andare in bagno più di due volte al giorno e la
pausa pranzo dura 10 minuti. Si calcola che per guadagnare la cifra che
l'amministratore delegato della Disney guadagna in un ora, un'operaia
haitiana dovrebbe lavorare 101 anni, per 10 ore tutti i giorni!
Totalfina-Elf
Appoggia il regime oppressivo in Birmania. Recentemente è stata al
centro del disastro naturale causato dall'affondamento del piattaforma
petrolifera Erika.
Industrie
farmaceutiche
Molte sono le multinazionali farmaceutiche boicottate perché sfruttano
gli animali negli esperimenti. Fra i nomi importanti: Bayer, Henkel,
Johnson & Johnson, L'Oreal
Colgate-Palmolive, Reckitt Banck e Johnson Wax.
Nel caso della Bayer citiamo poi il caso Lipobay. 52 persone decedute.
Recentemente è stata inoltre aperta un'inchiesta contro la Glaxo per un
farmaco antidepressivo, lo Seroxat.
Segnaliamo invece come buona notizia la concessione della Roche al
governo brasiliano di ridurre del 40% il prezzo di un farmaco anti-aids.
Danone
Per aumentare gli utili dell'anno 2000 la Danone, uno dei maggiori
produttori e distributori di acque minerali del mondo, decise di
licenziare 1800 persone. A Calais 500 famiglie si unirono in una
campagna di boicottaggio. Grazie all'intervento di alcune associazioni
per la tutela dei consumatori la campagna ha superato le Alpi arrivando
anche in Italia (dove la Danone distribuisce con i marchi Saiwa, Galbani
e Ferrarelle).
Benetton
In Patagonia tutte le terre di Rio Negro sono di proprietà Benetton. Le
molte popolazioni tribali che le abitavano sono state segregate in
piccole strisce di terra e vengono utilizzati come manodopera. Sotto
pagati (200 dollari al mese), ritmi di lavoro estenuanti (10-12 ore),
nessuna assistenza medica, nessuna possibilità di riunirsi in
sindacati. In estate, alle popolazioni locali è vietato attingere dai
fiumi (in alcuni tratti per impedire l'accesso utilizzano il filo
spinato e la corrente elettrica), per molti unica risorsa di vita.
Del
Monte
Ufficialmente la campagna di boicottaggio della Del Monte è finita, con
ottimi risultati. Il vecchio direttore delle piantagioni in Kenya è
stato licenziato e la multinazionale ha firmato una serie di accordi che
prevedono la regolarizzazione delle assunzioni, l'aumento dei salari
minimi in modo da coprire i bisogni fondamentali per tutta la famiglia,
la garanzia della libertà e delle attività sindacali, la salvaguardia
della salute dei lavoratori e la difesa dell'ambiente. L'azienda si è
inoltre impegnata in un progetto di monitoraggio e controllo da parte
delle associazioni sindacali e del Comitato nazionale di solidarietà.
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