Dai una possibilita' alla pace!!!

Dario Fo & Franca Rame

domenica 13 Settembre
2001 Edizione straordinaria

Quello che e' successo indurrebbe al panico, al silenzio, alla
disperazione. Il mondo e' stato colpito da un ennesimo crudele massacro.
Ma e' necessario, anche se doloroso, parlare. Cercare di capire.
La prima osservazione che ci viene alla mente e' l'assurdo che esplode
fuori dal televisore. Davanti a questo dramma il mondo si e' arrestato
attonito. Ma non tutti.
Le borse del mondo non si sono fermate neppure un secondo, hanno
continuato a far soldi, a cercare utili selvaggi. Anzi hanno intensificato il
ritmo. La gente ancora urlava appesa ai grattaceli in fiamme, prima che
crollassero, e gia' i grandi broker gridavano nei loro cellulari:"Compra
petrolio! Vendi tutto! Compra petrolio!" e mentre i titoli azionari
perdevano il 10% in pochi minuti il petrolio saliva di 10 dollari al barile e
i furbi facevano utili di miliardi di dollari. E mentre i presidenti di tutti i
paesi europei si apprestavano a esprimere il loro cordoglio, i loro
banchieri succhiavano decimali al dollaro e finalmente l'euro segnava un
bel po' di punti a suo favore. Nessuno ha pensato di chiudere le borse per
decenza e rispetto ai cadaveri ancora freschi. La belva feroce del
capitalismo affondava felice i suoi denti nelle carni dei morti e fortune
luminose si sono costruite in poche ore.
E non c'e' da stupirsi. I grandi speculatori sguazzano in un'economia che
uccide ogni anno decine di milioni di persone con la miseria, che volete
che siano 20 mila morti a New York?
Altra immagine agghiacciante: la gente per strada, nei quartieri
palestinesi, dilaniati dalla guerra civile, che festeggiavano il massacro.
Gente che ha un morto in ogni famiglia e che non riesce piu' a vedere
l'assurdita' della morte, di qualsiasi morte.
Il sistema della violenza, dello sfruttamento, del genocidio organizzato
dei poveri cristi genera insensibilita' alla violenza. Genera la logica della
vendetta.
Quasi ogni giorno, da anni, gli aerei Usa bombardano l'Iraq, uccidendo
donne e bambini, col pretesto di eliminare impianti radar. E le televisioni
occidentali non si degnano neppure di riportare la notizia. Quella e' gente
spazzatura, muoiono a migliaia per gli effetti dei proiettili all'uranio che
hanno contaminato la loro terra, muoiono perche' mancano le medicine a
causa dell'embargo, nel silenzio carico di disprezzo dei media
occidentali. Le lacrime di oggi dei commentatori televisivi sono
vergognose perche' seguono al silenzio decennale sui crimini
dell'occidente cristiano.
E' terribile ma e' cosi': la disperazione genera la follia della vendetta.
Una vendetta che non serve a nulla, una vendetta che portera' altri
massacri tra i diseredati del mondo.
E attenzione: questo orrendo massacro di ieri, non e' stato realizzato
schiacciando un bottone su un aereo che vola sicuro ad alta quota. Qui ci
sono decine di persone che sono diventate talmente pazze da suicidarsi
tutte assieme pur di colpire "i diavoli bianchi". Questa misura della
disperazione dovrebbe fare riflettere. Questa giornata di terrore dovrebbe
avere insegnato ai cultori della forza dell'uomo bianco che non esiste
sicurezza e pace per nessuno in un mondo dove il massacro e la
prevaricazione sono la legge.
E' ormai un fatto. Le moderne tecnologie rendono talmente potenti gli
individui che nessun sofisticato sistema di sicurezza puo' proteggere.
Non e' piu' possibile, neppure per i nordamericani ricchi, credere di
essere al sicuro. Non c'e' nessun posto dove si possa stare al sicuro. Il
cane feroce della follia puo' azzannare chiunque ovunque.
I telegiornali si stupiscono (idioti) che i super controlli Usa non abbiano
impedito a 4 aerei di essere dirottati per essere usati come bombe
gigantesche e colpire i luoghi piu' protetti del mondo. Non vogliono
capire che le moderne tecnologie e l'affollamento incontrollabile delle
citta', offrono decine di modi di fare massacri.
Questi orrendi attentati hanno ridicolizzato le pretese di Bush di costruire
uno scudo stellare. Oggi hanno usato aerei, ieri gas nervino in Giappone,
bombole del gas a Mosca! Domani bastera' urlare:"C'e' una bomba!!!"
in uno stadio per provocare una strage. Un paese moderno non puo'
garantire la sicurezza senza strangolare completamente la "vita normale"
dei cittadini. Non c'e' modo.
Nessuno puo' tenere milioni di persone chiuse in casa.
L'unica garanzia di sicurezza per il mondo ricco e' sanare le ferite
sanguinanti della fame e del sopruso. Senno' si crea un humus sociale
drammatico che non puo' che portare alla violenza piu' folle.
Attenzione: non si puo' dire, in questo momento, chi abbia armato la
mano dei kamikaze. Estremisti islamici? Estremisti di destra americani?
Sionisti pazzi? Chi lo sa?
L'attentato di Oklaoma, il piu' grande massacro terroristico avvenuto fino
a ieri, fu imputato ai terroristi islamici e poi si scopri' essere opera di
terroristi bianchi e fascisti che volevano provocare una reazione anti
islamica. Si potrebbe anche scoprire che dietro al massacro di ieri ci siano
tutte le fazioni terroristiche e tutti i servizi segreti, uniti nel comune
intento di gettare la societa' civile nel caos...
Una cosa e' certa: al di la' di chi siano gli esecutori materiali del
massacro questa violenza e' figlia legittima della cultura della violenza,
della fame e dello sfruttamento disumano.
Questa violenza, queste morti, rendono immensamente felici coloro che
hanno guadagnato milioni di dollari in poche ore speculando sul prezzo
del petrolio, i mercanti di armi e i capi terroristi brindano ebbri di felicita'
insieme ai generali e agli ammiragli, stanchi di questa pace strisciante che
minaccia ogni giorno lo stato di guerra e i profitti fatti sulle mine
antiuomo.
Domani i caccia bombarderanno qualche villaggio sperduto uccidendo
civili inermi con la scusa di fare giustizia dei colpevoli e le lobby delle
iene spingeranno per dare dignita' alle spese militari.
"Gli Stati Uniti devono rispondere immediatamente a questa
aggressione!" Urlava un cretino della strada e le sue parole sono state
rilanciate da migliaia di telegiornali in tutto il pianeta. "Rappresaglia!"
Urla Bush, il boia del Texas.
Colpiranno, faranno 10 morti con la pelle olivastra per ogni cadavere
bianco. E qualcuno proporra' di reagire con manifestazioni di piazza e di
nuovo la polizia fara' dei morti.
Deve essere chiaro a tutti che questo e' un momento gravissimo. E' una
nuova forma di guerra strisciante quella nella quale ci vogliono portare.
Il partito della pace ha una sola possibilita': continuare caparbiamente a
lavorare con gli strumenti della pace. Affermare con tutta la forza
possibile che possiamo ed e' necessario togliere il nostro appoggio
economico alle multinazionali della morte.
Oggi piu' che mai la scelta individuale di milioni di persone e' l'unico
strumento possibile, l'unica strategia vincente.
Togliamo i nostri soldi dalle banche che finanziano la vendita delle i
nostri soldi l'economia del dolore, smettiamo di comprare il carburante
della Esso, i prodotti della Nestle', smettiamo di bere Coca Cola, di
mangiare Mac Donald's, convertiamo le nostre auto a olio di colza e a
gas, mettiamo i nostri risparmi sui fondi di investimento etico,
abbandoniamo le assicurazioni colluse col sistema della morte, non
compriamo auto da chi produce mine antiuomo, non compriamo scarpe
da chi tiene in schiavitu' i bambini, non mangiamo i cibi della chimica,
abbandoniamo i marchi della cultura del profitto a tutti i costi.
In questi anni abbiamo lavorato con successo per dimostrare che e'
possibile consociare i nostri consumi, risparmiare, avere prodotti migliori
e, contemporaneamente, boicottare il mercato della morte rifiutandoci di
portare i nostri soldi al loro mulino.
Oggi queste scelte non sono piu' solamente giuste e convenienti, sono
anche urgenti e irrimandabili.
Ti chiediamo di fare un gesto, subito, ora.
Non c'e' piu' tempo per pensarci sopra. La locomotiva del capitalismo
selvaggio sta accellerando la sua velocita', punta con determinazione
assoluta verso la guerra e la distruzione del pianeta. L'unica possibilita'
e' tagliarle i rifornimenti di carburante. Subito. Il mondo e' governato dal
denaro.
I soldi sono l'unico argomento al quale i potenti siano sensibili.
Dai una possibilita' alla pace. Subito.
Inizia tu. Non aspettare che lo facciano gli altri. Ogni lira che togli ai
signori del mondo e' un respiro che regali all'umanita'.
Voti ogni volta che fai la spesa!

Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo

 

16 Settembre 2001

Volete i colpevoli? Seguite i soldi!

Innanzi tutto vorremmo ringraziare le migliaia di lettori che hanno preso
la nostra mail "Diamo una possibilita' alla pace" e l'hanno incollata in
centinaia di forum e rispedita a migliaia di amici. E' una cosa che ci ha
molto colpito e che alla fine ha imposto ad alcuni quotidiani di riprendere
a loro volta il testo, in alcuni casi mistificando gravemente... Primo fra
tutti il Corriere della Sera che e' arrivato a invertire l'ordine delle frasi
citate allo scopo di stravolgere il senso del nostro discorso. Cosi' sono
riusciti addirittura a titolare: Dario Fo e Franca Rame:"Uccide piu' la
speculazione", facendoci passare per persone ciniche e senza nessun
senso di umanita', alle quali poco importa di tutti i morti di queste
orrende stragi.
Ma e' tutto un balletto di imbrogli e il quadro, che sembrava cosi' lineare,
sta confondendosi sempre piu'.

Bush, dopo le prime dichiarazioni nelle quali parlava di "azioni militari
chirurgiche", ha cominciato a dare per scontato che in questa guerra
accadra' anche di sbagliare e quindi causare la morte di vittime innocenti
nella popolazione. Lo scenario futuro appare piu' che allarmante.
La Nato potrebbe colpire Afganistan e Irak. I russi potrebbero
approfittare della situazione per regolare i loro conti aperti con i ribelli
musulmani ceceni. Lo ha ipotizzato Alan Fridman in un dibattito
televisivo e Caracciolo, direttore di Limes, ha aggiunto che i cinesi
potrebbero anch'essi cogliere la palla al volo e usare la mano pesante con
la loro minoranza musulmana che e' gia' sul piede di guerra nel sud ovest
di quel paese. L'India a quel punto non avrebbe scrupoli a schiacciare
l'opposizione musulmana in Kashmir e noi aggiungiamo che anche
Sharon, finalmente, avra' il via libera per l'eliminazione di Arafat e cosi'
si risolvera' la fastidiosa questione palestinese.
Insomma approfittando dell'orrore provocato dai massacri di New York e
del Pentagono potrebbero realizzare un regolamento di conti generale con
l'Islam, diventato ormai il nemico pubblico numero uno. Il nuovo Impero
del Male. A nessuno importa che i musulmani moderati siano centinaia di
milioni e siano addolorati quanto noi per l'ecatombe di questa settimana.
Gia negli Usa si picchiano gli arabi per strada e si assaltano le moschee...
I teorici del terrore contro il terrore non si rendono conto che rischiano di
organizzare la piu' grande campagna di reclutamento di kamikaze
islamici che sia mai stata messa in opera.

Giulietto Chiesa, giornalista della Stampa, ha notato un aspetto non
secondario di tutta la vicenda. L'Afganistan e' uno dei primi produttori di
oppio del mondo. La droga, che viene esportata in Pakistan, ha un valore
stimato in miliardi di dollari, migliaia di miliardi di lire. Un quantitativo
di denaro enorme che viene ripulito nei paradisi fiscali e reinvestito in
speculazioni finanziarie e altre attivita' legali grazie alla collaborazione di
alcune delle piu' importanti banche del mondo.
E ora salta fuori che nei giorni immediatamente precedenti l'11 settembre
c'e' stato un crollo delle quotazioni delle assicurazioni Usa. Le stesse che
ora devono pagare i danni immensi provocati dalle esplosioni e dalla
paralisi economica che le ha seguite. Le autorita' Usa hanno aperto
un'inchiesta e pare proprio che enormi gruppi finanziari fossero a
conoscenza del fatto che qualche cosa di terribile stava per succedere. E
si sono messi a svendere tutte le azioni che avevano in mano e a
scommettere sul crollo del settore.
Si puo' pensare al miliardario Bin Laden e ai soldi dell'oppio afgano ma
non bastano, in questa speculazione sulle azioni delle assicurazioni si
sono mosse quantita' di denaro ancora piu' grandi. Tanto grandi che il
crollo e' avvenuto prima degli attentati e non dopo.

E ora viene anche fuori che qualcuno nei servizi segreti Usa e Nato,
sapeva di un piano terroristico, si era a conoscenza anche del fatto che
avrebbero colpito intorno a settembre... E Bin Laden lo aveva annunciato
in un'intervista addirittura alcuni mesi fa: ci sarebbe stato "the big one"
(il grande evento) gli agenti speciali Usa stavano perfino pedinando
alcuni kamikaze, poi li hanno persi...
E non dimentichiamo che il terrorista che ha rivendicato i massacri con
una telefonata, per dimostrare di non essere il solito mitomane, ha fornito
un'informazione molto speciale: il nome in codice del presidente Usa.
Uno dei segreti teoricamente meglio custoditi del mondo, il nome in
codice viene cambiato oltretutto quasi quotidianamente. Come poteva
saperlo? Devono avere agganci perfino all'interno del sistema di
sicurezza di Bush...

Analizzando tutti questi elementi, la situazione ci appare molto piu'
complessa e contraddittoria di come ce la vogliono raccontare. Non sara'
possibile battere il terrorismo senza tagliare i ponti tra questo e la grande
finanza internazionale, senza chiudere il sistema di paradisi fiscali e
segreti bancari che fanno tanto comodo ai padroni del mondo.
Bonificare le zone grigie della finanza internazionale sarebbe uno
straordinario passo in avanti nella battaglia contro il terrorismo. Molto
piu' efficace che bombardare Kabul ma costerebbe qualche sacrificio
anche alle grandi multinazionali, alle grandi banche, ai grandi speculatori
che nei paradisi fiscali ci sguazzano.
Se sparando a un terrorista colpisci per sbaglio un bambino va bene. Ma
di rischiare di colpire il portafoglio un banchiere non se ne parla neanche.
La prima regola nel grande gioco e' gioca con i fanti e lascia stare i santi.


Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo