G8 CONTRO TUTTI

COS’E’ IL G8. Il G8 è un gruppo INFORMALE (non è una Istituzione Internazionale sancita da alcun accordo o trattato) che riunisce annualmente i capi di stato e di governo delle maggiori POTENZE industriali (Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia, Russia e Stati Uniti) in accordo con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) coadiuvati dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dalla Banca Mondiale (BM) e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio(WTO).  

A COSA SERVE. Le riunioni del G8 servono per discutere sulla gestione economica del mondo, sul commercio internazionale e sui rapporti con i paesi in via di sviluppo. Spesso l’ordine del giorno delle riunioni si è ampliato considerevolmente includendo le questioni relative all’occupazione, alle comunicazioni  informatiche e le conseguenze planetarie di problemi quali l’ambiente, il crimine e le droghe.

E’ evidente che, rappresentando il G8 gli Stati più ricchi e quindi più potenti, le sue decisioni avranno comunque, di fatto, ripercussioni sul resto del pianeta. Tali scelte inoltre, quasi mai vengono ratificate dai rispettivi parlamenti, ma diventano accordi politici che condizionano ineluttabilmente gli sviluppi globali in termini di politiche economiche, sociali e istituzionali.

PERCHE’ SIAMO CONTRARI AL G8.

·        Perchè le decisioni del G8 riguardano non solo le Nazioni che lo compongono, ma anche tutte le altre Nazioni del pianeta che sono obbligate con il ricatto economico ad adeguarsi alle scelte dei potenti.

·        Perchè le scelte di politica economica del G8 sono strettamente collegate agli esigenze delle Multinazionali, le quali dietro l’idea di uno sviluppo senza regole nascondono i loro interessi commerciali di profitto e non certo il benessere di tutti gli esseri umani.

·        Perchè il neoliberismo è quella pratica politica delle istituzioni governative che liberalizza la produzione e il mercato a scapito della salute e dell’ambiente oltre che dei diritti dei lavoratori  e delle persone.

·        Perchè mentre i beni e i capitali possono circolare liberamente attraversando le frontiere ,queste si ergono sempre più alte nei confronti dei flussi migratori provenienti dalle zone più disagiate del   pianeta, esasperando lo sfruttamento, la repressione e costringendo alla clandestinità.

·        Perché nel mondo un’iniqua distribuzione delle risorse fa aumentare il divario tra paesi ricchi e paesi poveri mentre cresce il divario tra condizioni di reddito anche all’interno dei paesi industrializzati; aumentano così condizioni di povertà estrema che rappresentano un’offesa alla dignità dell’uomo

Il modello dell’attuale GLOBALIZZAZIONE  neoliberista riguarda tutti quanti ed ha le sue ripercussioni direttamente sul piano locale. Ne sono suoi frutti:

·        FLESSIBILITA’ DEL LAVORO: precarietà nei diritti riconosciuti,  insicurezza sui luoghi di lavoro

·        L’AMBIENTE VIOLENTATO: non ci si preoccupa di non inquinare e di risparmiare le risorse naturali provocando condizioni di insalubrità e gravi alterazioni climatiche; si impiegano spregiudicatamente Organismi Geneticamente Modificati (OGM)

·        MILITARIZZAZIONE del territorio

·        Attacco allo STATO SOCIALE attraverso la riduzione di diritti e garanzie in ambito di istruzione, sanità e pensioni

CHI SIAMO.Mercoledi 6  Giugno ,a Mesagne, si sono riuniti  cittadini e rappresentanti di associazioni, partiti e organizzazioni della provincia di Brindisi , ed hanno costituito –in vista del G8 a Genova- l’ASSEMBLEA PROVINCIALE “Genoa Social Forum”, per discutere le forme e i modi per manifestare contro il modello di globalizzazione dei mercati e dei capitali proposto dall’élites economiche internazionali. L’Assemblea ha aderito al movimento Genoa Social Forum, del quale fanno già parte 522 tra reti, ONG, associazioni, forze sindacali, partiti ed organizzazioni nazionali e internazionali. Soggetti differenti per storia e sensibilità si sono trovati su obbiettivi comuni.

COSA VOGLIAMO 

·        Ristabilire il primato della politica e delle istituzioni Democratiche sul potere economico

·        Istituire un organismo internazionale in cui tutti i popoli del mondo, democraticamente rappresentati , possano decidere circa il loro futuro; 

·        annulare il debito dei paesi del Sud del mondo per evitare che questi siano costretti a svendere se stessi e le proprie risorse sul mercato;

·        giungere al più presto ad un accordo globale sul clima più efficace di quello di Kyoto:

·        eliminare i “paradisi fiscali” e introdurre la Tobin Tax (tassa sulle transazioni finanziarie a breve termine) con la quale finanziare politiche  nazionali a favore dei servizi sociali, per l’occupazione, ecc, e nuove politiche internazionali che vadano nella direzione della lotta alla povertà, della salvaguardia dell’ambiente, del la tutela dei diritti umani;

·        riscrivere i Trattati Commerciali impedendo che si apra un nuovo negoziato all’interno della Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) sui servizi e sugli investimenti  e riaffermare che l’acqua, l’aria, la salute, la vita non possono essere oggetto di alcun trattato commerciale.

·        Promuovere in sostanza, attraverso una nuova pratica politica, un modello di globalizzazione alternativo a quello liberista e che sia dei diritti e non dei profitti, degli uomini e non delle merci, che sia incentrata sulla difesa dell’ambiente e non dei mercati, che tuteli gli interessi della collettività e dei più disagiati, non dei pochi potenti che governano il mondo

Saremo presenti a Genova a difendere il diritto di manifestare, in modo PACIFICO e NON VIOLENTO, la nostra idea di globalizzazione,  insieme alle voci che si leveranno dai quattro angoli del pianeta.

Coordinamento "Genoa Social Forum" Brindisi

scarica il volantino (del BSF)